Vaprio d'Adda - Gorgonzola

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TAPPA 9 - DA VAPRIO D'ADDA A GORGONZOLA

Partenza:

Vaprio d’Adda

Arrivo:

Gorgonzola

Distanza:

17 Km

Da Vaprio si riprende dalla Casa del Custode delle Acque che segna la biforcazione tra Adda e Naviglio. Qui lasceremo il fiume Adda per continuare a costeggiare  il Naviglio sulla “Ciclabile Naviglio Martesana” lungo la sponda sinistra  e così sarà fino a Milano. Si passa per l’abitato  di Groppello (Frazione di Cassano d’Adda ove si incrocia il caratteristico “ruotone” in legno, una grande ruota idraulica), Cassano, Inzago, Bellinzago e Gorgonzola. La tappa si conclude idealmente nei pressi della Chiesa Parrocchiale SS. Gervaso e Protaso, ben visibile sulla sponda destra della Martesana quando il naviglio, ormai al centro della cittadina, piega leggermente sulla sinistra poco prima del ponte di Via Giana (che si incrocia sulla destra).

Hotel Castello Visconteo
Piazza Perucchetti, 3a
tel.: 0636-360221
hotel@castellovisconteo.it
www.castellovisconteo.it
colazione inclusa, apertura annuale

Hotel Ristorante Julia Villa Maggi Ponti
Via Isola Ponti, 1
tel.: 0363-360360
info@hoteljulia.info
www.hoteljulia.info
colazione inclusa, apertura annuale.

B&B Campél
Via Fermi, 1°
tel.: 348 7337681
campel.inzago@gmail.com
colazione inclusa, apertura annuale

Hotel Italia
Via Italia, 30, 20064 Gorgonzola (Mi)
Situato in una strada lastricata, questo hotel sobrio dista 9 minuti a piedi dalla stazione della metropolitana più vicina, 9 km dal parco acquatico Aquaneva e 27 km da Milano.
Le camere confortevoli sono dotate di WiFi gratuito, TV a schermo piatto, minibar e bagno interno.
La struttura comprende un ristorante accogliente con soffitto in mattoni a vista e cantina.
tel.: 02 39526780

 

Bibliteca civica “Franco Galato”
Via Montenero, 30
per orari apertura consultare il sito Biblioteca di Gorgonzola

Abbellita da numerosi palazzi e ville signorili, tra cui la settecentesca villa Borromeo, Cassano nel passato era difesa dal CASTELLO VISCONTEO, che oggi domina piazza Perucchetti da un lato e il canale della Muzza dall’altro, costruito da Ottone Visconti fra il 1261 e il 1295 a presidiare la frontiera naturale del fiume Adda tra il Ducato di Milano e la Repubblica di Venezia. Nei secoli a seguire il castello passò più volte di mano e venne via via ampliato da ogni invasore che ne prese possesso, fino a Francesco Sforza che lo dotò dell’imponente muraglia munita di contrafforti e casematte che affaccia sul canale. Successivamente trasformato in carcere, nel 1703 vi furono rinchiusi 4500 soldati piemontesi al comando di Eugenio di Savoia, che furono lasciati morire di fame. Dopo decenni di abbandono e di degrado, il castello è stato recentemente ristrutturato, restituendo l’antico splendore agli affreschi e alle decorazioni realizzate in epoca viscontea, e oggi ospita un hotel di lusso.

Nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta è conservata una delle più note copie della Sacra Sindone di Torino. Donata nel 1578 a San Carlo Borromeo, all’epoca arcivescovo di Milano, in occasione del suo pellegrinaggio a Torino per l’ostensione della Sindone , venne custodita nella sua cappella privata dopo che il santo l’aveva posta a contatto con l’originale affinché ne acquistasse le proprietà miracolose. Nel 1927, la Sindone di Inzago su esposta alla venerazione popolare e, in tale occasione, fu tagliata in due parti, cosa che richiese subito diversi interventi di restauro. Le analisi sulle tracce colorate e sui tessuti, effettuate nel 1991, hanno certificato l’utilizzo di tempera e di colorante a base di robbia di rosa per i segni delle ferite. Si incontrano anche numerose ville storiche del ‘700-‘800 e la caratterista torre di Villa Vitali ben visibile percorrendo il cammino.

Sorge nel cosiddetto territorio della Martesana (un’area pianeggiante che si posiziona all’estremità occidentale della Val Padana), venendo bagnato dal Naviglio della Martesana e dal Canale Villoresi.

Si tratta di una località con una storia antica, il cui toponimo potrebbe  addirittura fare riferimento al nome della dea Concordia (che sarebbe stato volgarizzato in “Corcondiola” per poi diventare  “Gorgonzola”), ma che ha successivamente legato il proprio nome a quello di uno dei formaggi erborinati più famosi di sempre, uno dei  prodotti DOP della Comunità Europea nel 1996 e nato proprio in questo comune in un periodo identificabile attorno al XV secolo. Un formaggio a pasta cruda, a latte pastorizzato che deve il proprio aspetto inconfondibile con screziature verdi alla formazione di muffe ottenute per mezzo  dell’aggiunta di spore di penicillium al latte. Esistono due tipi di gorgonzola, quello dolce e quello piccante: il primo è a pasta molle, mentre l secondo è più consistente e friabile. Un prodotto noto in tutto il mondo, utilizzato per diversi piatti tipici sia del comune che di tutta la Lombardia: dal risotto alla pasta ai quattro formaggi, passando per le scaloppine e addirittura alcuni dolci.

Detto ciò il comune  di Gorgonzola ha davvero molto da offrire al di là del formaggio: si tratta di una cittadina nata come umile stazione di cambio di cavalli al tempo dei romani e poi cresciuta anno dopo anno, attorno ad importantissime architetture locali. La più celebre e rappresentativa del posto è con ogni probabilità la Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio, della cui struttura originale purtroppo ci rimane pochissimo: il nuovo complesso parrocchiale risale infatti all’inizio del XIX secolo ed è composto dall’edificio sacro di cui sopra, cui sono affiancati due corpi simmetrici tra loro, l’Oratorio della SS. Trinità a destra ed a sinistra il Mausoleo Serbelloni. Il campanile della chiesa è alto ben 46 metri ed al suo interno la struttura si articola in una navata unica a croce latina con ampio transetto coperto da cupola ed abside. La Chiesa dei Santi Gervasio e Protasio è anche nota per le diverse opere d’arte che custodisce, tra cui scuramente spiccano le sculture di Benedetto Cacciatori ed i due magnifici organi ad opera di Giovanni Bressani ed Antonio Brunelli.

Detto ciò, tra le  altre architetture religiose di Gorgonzola, merita un discorso a parte innanzitutto il già citato Mausoleo Serbelloni, nato, come è facile intuire, per ospitare le sepolture della celebre famiglia locale. L’edificio è noto per il grande dipinto murale di Domenico Pozzi raffigurante la visione del profeta Ezechiele e per altre quattro scene bibliche dipinte sulle pareti, di cui oggi purtroppo rimane molto poco da vedere. Meritevole di menzione e di una visita anche il Santuario della Madonna dell’Aiuto, che anticamente faceva parte di un convento degli Umiliati (periodo durante il quale era dedicato a San Pietro): si tratta della struttura sacra più antica della città ed è noto sia per la presenza al suo interno di una tela di autore ignoto raffigurante Giobbe in preghiera che per una riproduzione della Madonna venerata nel santuario mariano di Bobbio.

Comune di Gorgonzola:  www.comune.gorgonzola.mi.it 
Ecomuseo della Martesana: https://ecomuseomartesana.it
ProLoco Grogonzola: prolocogorgonzola.it